TWISTCAPE

di Paola Sabbion (Italia). La cornice, l'elemento più classico utilizzato per inquadrare un paesaggio, diventa la forma generatrice di una galleria dalle caratteristiche sorprendenti.

© Paola Sabbion Gian Luca Porcile

Twistcape

Di Paola Sabbion (Italia)

La cornice, l'elemento più classico utilizzato per inquadrare un paesaggio, diventa la forma generatrice di una galleria dalle caratteristiche sorprendenti. La rotazione del quadrato, elemento rigido e bidimensionale, crea uno spazio tridimensionale dalle forme sinuose.

La vegetazione, composta principalmente da piante erbacee, accompagna il percorso e penetra anche nella cornice, ricordando allo spettatore che un paesaggio non è solo ciò che viene inquadrato in un panorama, ma anche ciò che si percepisce attraverso il movimento.

In sintonia con la forma libera della vegetazione, quando il vento agita il fogliame, una sorta di corrente centrifuga produce una prospettiva inedita che inganna l'occhio e valorizza la vista oltre il cancello. La geometria è usata come artificio prospettico per sorprendere il visitatore e fargli vivere un'esperienza insolita, a partire dal cambio di scenario che invita a camminare in un paesaggio inaspettato, che stimola l'abbandono dei punti di vista abituali.

Aspetti eco-responsabili

I materiali utilizzati, principalmente legno e componenti naturali (sabbia, lapilli, ghiaia) possono essere in gran parte riutilizzati o riciclati dopo lo smontaggio. Le forniture di legno sono certificate sostenibili e non trattate chimicamente. Le forniture di materiale sono raccolte da aziende locali per ridurre al minimo i trasporti.

Le specie vegetali utilizzate, tipiche della macchia mediterranea o delle zone a clima arido, sono a basso consumo d'acqua e richiedono poca manutenzione, sono rustiche, e possono quindi essere riutilizzate alla fine del festival.

Inoltre, l'uso di sabbia o granulati nel progetto migliora il comfort idrometrico delle piante e riduce la necessità di irrigazione anche durante l'evento.

Il progetto intende sensibilizzare l'opinione pubblica in merito all'urgente bisogno di considerare l'acqua come una risorsa essenziale nell'ambito nel progetto sul paesaggio. Può diventare un'opportunità per creare nuove forme di paesaggio secco, che propongono configurazioni definite dalla resilienza, dalla variazione e dal movimento.

Il team

Gian Luca Porcile, storico dell'architettura. I suoi interessi principali sono la storia culturale e la teoria dell'architettura e degli studi urbani e il loro rapporto con i nuovi media.

Paola Sabbion, dottore di ricerca in architettura e progettazione del paesaggio, si occupa di storia, teoria, estetica e critica del paesaggio. Insieme hanno formato il collettivo Eight Cubic Meters, con cui hanno partecipato a concorsi di progettazione del paesaggio e di arte ambientale.

Piergentili Pablo, apprendista Campus Vert d’Azur.

I partner

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  • Phytotrend