CIEL, LA MER! (CIELO, IL MARE!)

di Solène Ortoli (Francia). Il dispositivo proposto da questa creatrice si basa su un effetto prospettico, visibile tramite un grande specchio parzialmente riflettente.

© Ortoli Solene

Ciel, la mer ! (Cielo, il mare!)

Di Solène Ortoli (Francia).

Il dispositivo proposto da questa creatrice si basa su un effetto prospettico, visibile tramite un grande specchio parzialmente riflettente.

Il riflesso mostrato, quello di un bacino piuttosto minimalista, appare al visitatore nella cornice dello specchio come un paesaggio costiero.

Il desiderio di giocare con la percezione dello spazio è familiare nei progetti di questa creatrice che utilizza regolarmente specchi e/o aperture per proporre una trasformazione effimera del luogo in cui interviene.

In questo progetto chiamato "Ciel, la mer!" propone uno spazio immaginato a partire dall'ambiguità visiva consentita dalla scala di alcuni minerali e piante. Anzi, è proprio la confusione di questi ultimi che potrà offrire al visitatore una prospettiva inaspettata.

Così, agli occhi del visitatore, le rocce diventano isolotti, le euforbie e altre piante grasse si trasformano in palme o cactus, i piccoli cespugli diventano alberi, la ghiaia bianca coperta da uno specchio d'acqua emerge come un cielo. Infine, il movimento dell'acqua ricorda le onde.

Aspetti eco-responsabili

Il ferro e la carpenteria sono di produzione locale. 

I giardinieri che lavorano al progetto sono di Grasse.

La pompa utilizzata per creare movimento nell'acqua è una pompa solare.

I materiali utilizzati per le parti architettoniche sono stati scelti in modo da poter essere riutilizzati per altri progetti (centri di riciclaggio interessati a recuperare i materiali al termine del progetto).

Il team

Solène Ortoli si è formata in scenografia presso le Arts Décoratifs di Parigi e si è laureata nel 2008. Il suo approccio è multidisciplinare e la porta a creare pezzi sotto forma di riappropriazione di oggetti o materiali, ma anche a concepire installazioni in situ, spesso all'aperto.

Esplorando le loro frontiere comuni, il suo lavoro naviga tra installazione artistica, creazione di giardini e questioni ambientali. Solène Ortoli elabora i suoi progetti in base alle caratteristiche di un sito e, cercando di combinarle, tenta di offrire al visitatore un dispositivo poetico in dialogo e/o in contrasto con lo spazio in cui interviene.

Larue Enzo, apprendista Campus Vert d’Azur.

I partner

  • Arthéa Paysage 
  • Les fées contraires  
  • La forge du canal  
  • S.E.C (Carrière Gourdon)