CIELO

di Ateliers Cimes - Florine & Elodie Cottar (France)

Gli Ateliers Cimes propongono una prospettiva VERTICALE per mettere in scena il CIELO! Per sorprendere il visitatore, i creatori invertono i codici della prospettiva affinché diventi sorprendente!  "La Prospettiva: un campo che si apre al pensiero, proiezioni sul futuro"; "Il sorprendente: ciò che delizia, muove la mente da ciò che non ci si aspetta". 

Per vivere questa prospettiva, si propone di sperimentare la forma concentrica. Catturato dall'ondulazione, il visitatore si lascia guidare dal movimento ripetitivo, rassicurante e coinvolgente della topografia fino al cuore dell'installazione. Viene poi circondato da una cortina di eucalipti, dal termine greco che significa "ben nascosto".

Questo lo incoraggia ad sollevare la testa, a scoprire e a considerare il CIELO. Statico, potrà prendersi qualche secondo per evadere nello spazio infinito del cielo, che invita a sognare. Lasciare andare i pensieri, "con la testa tra le nuvole" e prendere coscienza di questa sfera celeste che dobbiamo preservare.

Il giardino è in sé una presa di posizione. Incoraggiando i visitatori a riconsiderare il cielo, i creatori li rendono consapevoli di ciò che questo elemento celeste offre e delle sfide che presenta. Ripensano il loro posto in questo ecosistema e nell'universo.

I creatori creano un modello topografico in superficie. Per limitare la quantità di sterro e per evitare l'uso di pale meccaniche, hanno realizzato una struttura di cartone riempita manualmente con ghiaia e terra. Il cartone utilizzato è riciclato.

Alla fine si decompongono nel terreno, fornendogli il carbonio necessario. Le dune topografiche sono coltivate a Oyat. La pianta delle dune del Mediterraneo è resistente alla salsedine e al vento e le sue radici fissano la duna.

Gli eucalipti, coltivati nel bacino del Mediterraneo, sono conservati in container. Saranno affittati poi a un vivaio in un secondo momento, in modo da poterli utilizzare in altri progetti.

• Musée sauvage (Argenteuil 95)
• FAB-LAB in laboratorio collettivo
• Alycia Bliard: Grafica